La rivista “La Torre di Guardia” del 1° febbraio 2010, pagina 16, in un articolo intitolato “Cosa ci insegna Gesù – La vera religione” avanza quattro criteri per identificare la vera religione.
Il primo e più importante errore di applicazione è che Gesù non ha MAI usato i quattro criteri indicati dagli editori della Torre di Guardia come indizi per identificare la vera religione.
Sono gli editori della rivista in questione che, tra gli scritti dei quattro evangelisti, hanno scelto quanto faceva il loro caso, per farne l’applicazione ricercata.
Dopo aver cercato di provare che, primo, Dio non approva tutte le religioni e, dunque, secondo, che ci deve essere solo una di vera, passano a definire come identificarla, citando i seguenti criteri che dovrebbero svelare chi sono coloro che imitano l’esempio di Cristo:
1. Gesù Cristo disse a Geova in preghiera: “Ho fatto conoscere . . . il tuo nome”. (Giovanni 17:26) I veri cristiani continuano a fare lo stesso.
2. Gesù predicò il Regno di Geova e disse ai suoi discepoli di andare di casa in casa e fare altrettanto. Le sue parole furono: “In qualunque città o villaggio entriate, cercate chi vi è meritevole”. In seguito disse ai suoi seguaci: “Andate dunque e fate discepoli di persone di tutte le nazioni”. (Matteo 10:7, 11; 28:19) È facile capire chi sono oggi i veri cristiani, visto che continuano a compiere la stessa opera.
3. Gesù rifiutò di prendere posizione nelle questioni politiche. Infatti disse dei suoi seguaci: “Non fanno parte del mondo come io non faccio parte del mondo”. (Giovanni 17:14) I veri cristiani dovrebbero essere conosciuti per la loro neutralità in campo politico.
4. Gesù mostrava agli altri amore altruistico. Affermò: “Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”. (Giovanni 13:35) I veri cristiani si interessano gli uni degli altri e non prendono parte alle guerre.
Possiamo accettare i quattro criteri proposti dagli editori della Torre di Guardia come metro di paragone per identificare i veri cristiani?
Esaminiamo il primo dei tre criteri: