Da sempre,
ossia sin dai tempi del loro fondatore Charles Taze Russel, i Testimoni di
Geova, allora chiamati Studenti Biblici Internazionali, si sono vantati,
accusando indirettamente i metodi praticati nelle chiese, di “non fare
collette”.
Quando si
comincia a parlare di “collette” in realtà, si sta aprendo il discorso del
finanziamento delle denominazioni religiose.
Si potrebbe
dire che ogni nuova fede ha un fondatore, presto circondato da seguaci che
oltre ad ascoltarlo, inizieranno a diffondere i suoi pensieri, i suoi ideali,
la sua visione del mondo e dello scopo della vita.
Molto
probabilmente, tra gli insegnamenti del gruppo, si cercherà di dare risalto
alla spiritualità e si condannerà il materialismo.
Come
succede a qualsiasi idealismo, qualsiasi iniziativa che finisce per coinvolgere
centinaia, migliaia o milioni d’individui, sorge anche la necessità di
organizzare e finanziare le attività del gruppo. La religione, purtroppo, non
sfugge a questo bisogno.