Forgiarsi la nuova identità
L’uomo è un essere abitudinario!
Una volta presa una strada si crea una zona di “conforto” nella quale indugiamo. Sappiamo che, prima di prendere quella strada, qualsiasi essa fosse, abbiamo dovuto investire molto dal punto di vista intellettuale, emotivo, fisico, per non parlare di quelle scelte che hanno richiesto molto, per adeguarvisi, in costi economici, sociali, familiari, affettivi o professionali.
Ogni strada che abbiamo scelta, in qualsiasi campo fosse, ha marcato in modo indelebile la nostra identità. Noi siamo ciò che abbiamo scelto di essere. Anzi, forse sarebbe meglio dire, le nostre scelte hanno forgiato la nostra identità.
Abbandonare una scelta fatta, significa rimettere in questione la nostra identità. .../...
mercoledì 24 febbraio 2010
domenica 21 febbraio 2010
Controllo Mentale – 04
Procedimenti Ipnotici e Dinamiche di Gruppo - 02
Ricordiamo anzitutto che, secondo quanto afferma l’autore del libro “Mentalmente Liberi”, Steven Hassan, la tecnica del “controllo mentale” usa Procedimenti Ipnotici e Dinamiche di Gruppo. Il primo meccanismo, quello dei Procedimenti Ipnotici, comporta “due fattori determinanti”: il primo, già trattato nel precedente articolo, consiste nella “ripetitività”, di cui abbiamo dato ampia dimostrazione, mentre il secondo, “l’attenzione forzata”, sarà esaminato in questo articolo. Del secondo meccanismo, le Dinamiche di Gruppo, parleremo in un prossimo articolo.
La reazione normale di un Testimone di Geova a quest’accostamento è quella dell’incredulità, se non proprio del rigetto assoluto della pretesa. Infatti, nessuno punta una pistola alla tempia dei Testimoni per far loro accettare di seguire con impegno la ripetitività dei programmi di continuo addestramento predisposti dalla dirigenza.
In quale maniera dunque, si potrebbe parlare di “forzata” attenzione? …/…
Ricordiamo anzitutto che, secondo quanto afferma l’autore del libro “Mentalmente Liberi”, Steven Hassan, la tecnica del “controllo mentale” usa Procedimenti Ipnotici e Dinamiche di Gruppo. Il primo meccanismo, quello dei Procedimenti Ipnotici, comporta “due fattori determinanti”: il primo, già trattato nel precedente articolo, consiste nella “ripetitività”, di cui abbiamo dato ampia dimostrazione, mentre il secondo, “l’attenzione forzata”, sarà esaminato in questo articolo. Del secondo meccanismo, le Dinamiche di Gruppo, parleremo in un prossimo articolo.
La reazione normale di un Testimone di Geova a quest’accostamento è quella dell’incredulità, se non proprio del rigetto assoluto della pretesa. Infatti, nessuno punta una pistola alla tempia dei Testimoni per far loro accettare di seguire con impegno la ripetitività dei programmi di continuo addestramento predisposti dalla dirigenza.
In quale maniera dunque, si potrebbe parlare di “forzata” attenzione? …/…
Controllo Mentale – 03
Procedimenti Ipnotici e Dinamiche di Gruppo - 01
“Procedimenti ipnotici” - Pensando all’ipnosi, viene subito in mente lo stereotipo del “pendolo” che si fa oscillare davanti agli occhi del soggetto per privarlo della sua volontà e imporne la propria.
Ma l’ipnosi, non si limita all’evidente uso di un “pendolo”.
Hassan spiega “Generalmente i culti distruttivi inducono lo stato di trance nel corso di lunghe sessioni di indottrinamento, dove la ripetitività e l’attenzione forzata sono fattori determinanti”. Descrivendo l’effetto sul gruppo, tra le altre cose viene indicato i “visi [dei soggetti] assumono un aspetto rilassato e atono. Una volta che … sono in questo stato, leader senza scrupoli possono inculcare nelle loro menti cose del tutto irrazionali”.
Cosa osserviamo nel movimento religioso dei Testimoni di Geova al riguardo? …/…
“Procedimenti ipnotici” - Pensando all’ipnosi, viene subito in mente lo stereotipo del “pendolo” che si fa oscillare davanti agli occhi del soggetto per privarlo della sua volontà e imporne la propria.
Ma l’ipnosi, non si limita all’evidente uso di un “pendolo”.
Hassan spiega “Generalmente i culti distruttivi inducono lo stato di trance nel corso di lunghe sessioni di indottrinamento, dove la ripetitività e l’attenzione forzata sono fattori determinanti”. Descrivendo l’effetto sul gruppo, tra le altre cose viene indicato i “visi [dei soggetti] assumono un aspetto rilassato e atono. Una volta che … sono in questo stato, leader senza scrupoli possono inculcare nelle loro menti cose del tutto irrazionali”.
Cosa osserviamo nel movimento religioso dei Testimoni di Geova al riguardo? …/…
Controllo Mentale – 02
Che cosa è il controllo mentale
Steven Hassan, l’autore del libro “Mentalmente Liberi”, chiarisce quello che potrebbe creare una confusione.
In discussioni riguardanti l’abuso da parte di culti o sette distruttive, si è tentati, sovente, di confondere, dunque, usare alternativamente i termini “lavaggio del cervello” e “controllo mentale”, per voler indicare la medesima tecnica. .../...
Steven Hassan, l’autore del libro “Mentalmente Liberi”, chiarisce quello che potrebbe creare una confusione.
In discussioni riguardanti l’abuso da parte di culti o sette distruttive, si è tentati, sovente, di confondere, dunque, usare alternativamente i termini “lavaggio del cervello” e “controllo mentale”, per voler indicare la medesima tecnica. .../...
sabato 20 febbraio 2010
Controllo Mentale – 01
Introduzione
Alcuni anni fa lessi un libro scritto da Steven Hassan, intitolato “Mentalmente Liberi – Come uscire da una setta” e fui molto meravigliato di come la descrizione fatta da Hassan calzasse, in larga misura, sui tratti del movimento religioso dei Testimoni di Geova.
Steven Hassan era stato “reclutato” dal culto moonista all’età di diciannove anni e, dopo un breve indottrinamento, ne è diventato un “discepolo” rimanendo prigioniero del movimento per due anni e mezzo, prima di potersene liberare grazie, da una parte, ad un incidente che lo immobilizzò per qualche tempo, allontanandolo fisicamente dai componenti del movimento e, dall’altra, l’impegno dei suoi genitori a permettergli di valutare personalmente la fondatezza delle pretese del movimento. …/…
Alcuni anni fa lessi un libro scritto da Steven Hassan, intitolato “Mentalmente Liberi – Come uscire da una setta” e fui molto meravigliato di come la descrizione fatta da Hassan calzasse, in larga misura, sui tratti del movimento religioso dei Testimoni di Geova.
Steven Hassan era stato “reclutato” dal culto moonista all’età di diciannove anni e, dopo un breve indottrinamento, ne è diventato un “discepolo” rimanendo prigioniero del movimento per due anni e mezzo, prima di potersene liberare grazie, da una parte, ad un incidente che lo immobilizzò per qualche tempo, allontanandolo fisicamente dai componenti del movimento e, dall’altra, l’impegno dei suoi genitori a permettergli di valutare personalmente la fondatezza delle pretese del movimento. …/…
mercoledì 3 febbraio 2010
Il mondo immaginario dei Testimoni - 1
I Testimoni di Geova, come altri movimenti religiosi a carattere fondamentalista, vivono in un mondo a parte, non perché “non fanno parte del mondo”, come disse Cristo, ma perché si sono costruiti un mondo utopico in costante evoluzione, dovuto ai continui cambiamenti negli insegnamenti del movimento e vi sono chiusi entro i suoi confini, senza che se ne rendano conto.
Questa riflessione non ha come obiettivo quello di elencare quanto siano differenti i Testimoni di Geova oggi dal resto del “Mondo”, ma di dimostrare ai Testimoni di Geova stessi come il loro mondo “attuale” è differente di quanto loro stessi non credono.
Ci sono due motivi principali per cui i Testimoni di Geova, non si rendono conto di vivere in un mondo immaginario. …/…
Questa riflessione non ha come obiettivo quello di elencare quanto siano differenti i Testimoni di Geova oggi dal resto del “Mondo”, ma di dimostrare ai Testimoni di Geova stessi come il loro mondo “attuale” è differente di quanto loro stessi non credono.
Ci sono due motivi principali per cui i Testimoni di Geova, non si rendono conto di vivere in un mondo immaginario. …/…
CD-ROM “Watchtower Library”
“Biblioteca di ricerca: Pubblicazioni Watchtower italiane”
CD-ROM, coperto dal Copyright © (vedi allegato estratto contratto di licenza), prodotto annualmente dalla “Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania”. .../...
CD-ROM, coperto dal Copyright © (vedi allegato estratto contratto di licenza), prodotto annualmente dalla “Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania”. .../...
martedì 2 febbraio 2010
Perdita e Liberazione - 2
Gestione delle transizioni:
Visto che i campi della vita sono molteplici, personali, professionali, sociali e simili, non tutte le transizioni avvengono nello stesso tempo in tutti i campi.
Già il gestire una transizione in un sol campo, per esempio personale quando si affronta un divorzio, è motivo di insostenibile stress, gestirne più di una alla volta può condurre alla disperazione.
Quello che c’è di buono, nelle transizioni, è che hanno molto in comune. Se prendiamo il tempo di analizzarne dovutamente il fenomeno, potremo scorgere il modello e usarlo come lezione da seguire per qualsiasi specie di transizione o cambiamento. .../...
Visto che i campi della vita sono molteplici, personali, professionali, sociali e simili, non tutte le transizioni avvengono nello stesso tempo in tutti i campi.
Già il gestire una transizione in un sol campo, per esempio personale quando si affronta un divorzio, è motivo di insostenibile stress, gestirne più di una alla volta può condurre alla disperazione.
Quello che c’è di buono, nelle transizioni, è che hanno molto in comune. Se prendiamo il tempo di analizzarne dovutamente il fenomeno, potremo scorgere il modello e usarlo come lezione da seguire per qualsiasi specie di transizione o cambiamento. .../...
Perdita e Liberazione - 1
Introduzione
“Tutti i cambiamenti, anche i più desiderati, hanno la loro malinconia, perché ciò che lasciamo dietro è una parte di noi. Dobbiamo morire in una vita prima di poter entrare in un'altra.” – Anatole France
La nostra vita è un susseguirsi di cicli di morte-e-rinascita.
Alcuni sono inevitabili o, perlomeno, naturali, altri, imposti, necessari o desiderati.
Hanno tutti in comune un periodo di transizione che, secondo l’individuo, i motivi del cambiamento, il tipo di “nuova vita” prospettata può essere percepito come difficile, traumatico se non addirittura nefasto. .../...
“Tutti i cambiamenti, anche i più desiderati, hanno la loro malinconia, perché ciò che lasciamo dietro è una parte di noi. Dobbiamo morire in una vita prima di poter entrare in un'altra.” – Anatole France
La nostra vita è un susseguirsi di cicli di morte-e-rinascita.
Alcuni sono inevitabili o, perlomeno, naturali, altri, imposti, necessari o desiderati.
Hanno tutti in comune un periodo di transizione che, secondo l’individuo, i motivi del cambiamento, il tipo di “nuova vita” prospettata può essere percepito come difficile, traumatico se non addirittura nefasto. .../...
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