Commento ricevuto da: Anonimo
Riguardo al post: http://testimoni-di-geova.blogspot.com/2010/02/controllo-mentale-03.html#more
Testo del commento:
vergognatevi!
molti che scrivono, sputano nel piatto dove hanno mangiato per anni con gioia e soddisfazione, e colpiscono i loro ex fratelli che un tempo hanno amato e difeso. Il tutto senza proporre nulla di meglio o di edificante, semplicmente perchè non possiedono nulla di spirituale da dare. Solo colpi e battiture... sempre solo colpi e battiture..
VERGOGNATEVI!!...oh se almeno poteste farlo... ma ormai non potete più fermarvi!
Continuate pure a colpire in tal modo dimostrate in modo inequivocabile di che pasta siete facendo del male solo a voi stessi perchè, come ben sapete,
AL REGNO DI DIO NON POTETE FARE NULLA!! e questo è quello che realmente conta. Quando tra breve eliminerà tutta la malvagità che ci circonda dove sarete voi? .../...
Riflessione sul commento:
Si ingiunge di “vergognarsi”. Sono d’accordo che noi, esseri umani, nella nostra limitatezza, possiamo
facilmente sbagliarci per poi, in seguito, vergognarcene.
Sono disposto a farlo, se ciò di cui si è accusati, è sostanziato da evidenze e prove e sostenuto da razionali argomentazioni. Vediamo se, in queste accuse, ci sono le basi per doversi vergognare:
1. “sputano nel piatto dove hanno mangiato per anni con gioia e soddisfazione”
È strano che un’accusa del genere venga da un Testimone di Geova, la cui missione è proprio quella di “convertire”, ossia, di promuovere proprio ciò che qui sta condannando, ossia “sputare nel piatto dove hanno mangiato”. Chi finisce per “convertirsi”, non finisce per “sputare nel piatto dove ha mangiato”?
Dunque, sembrerebbe che, invece di essere condannabile, al punto da doversene “vergognare”, lo “sputare nel piatto dove hai mangiato” sia qualcosa che i Testimoni fervidamente promuovono.
Ritroviamo dunque, il solito atteggiamento incoerente: fino a quando lo facciamo “noi”, va tutto bene, se lo fate “voi”, allora siete condannabili: Vergognatevi!
In effetti, lo scopo della predicazione dei Testimoni di Geova è quella di “far sputare nel piatto dove hanno mangiato” coloro che accettano il loro messaggio, perché, dopo aver accettato quello che viene chiamato “la verità”, iniziano a “sputare” nel piatto della precedente fede, impegnandosi settimanalmente di porta in porta in questa “vergognosa” opera!
Non penso, dunque, che abbia qualcosa di cui “vergognarmi”, in merito a questa accusa, perché, una volta scoperto l’inganno, non faccio altro che seguire il modello dei Testimoni stessi, quello di denunciare le falsità insegnate dalla dirigenza del movimento.
2. “colpiscono i loro ex fratelli che un tempo hanno amato e difeso”
Non è mio intento colpire personalmente nessuno in merito alle proprie scelte e credenze.
Anzi, è proprio perché continuo ad amare coloro che sono ancora nella caverna di Platone, come dice la sua metafora, che torno, con questo blog, con il mio sito e con tante altre iniziative, nella caverna, per avvertire i miei fratelli, che fuori c’è la realtà, a rischio di essere deriso e minacciato, proprio come lo si sta facendo con questo post.
Suggerisco la lettura della metafora della caverna e la sua potenziale applicazione al mondo dei Testimoni di Geova - http://it.wikipedia.org/wiki/Mito_della_caverna
3. “Il tutto senza proporre nulla di meglio o di edificante, semplicmente perchè non possiedono nulla di spirituale da dare.”
Non è lo scopo di questo blog, tanto meno del mio sito, di proporre alternative alla credenze dei Testimoni di Geova. Se la Bibbia è la Parola di Dio e se il Cristo è l’unico mediatore stabilito tra Dio e gli uomini (1 Tim.2:5), egli solo è il nostro maestro e nessuno di noi, incluso la Watchtower, dovrebbe avere l’arroganza di credere di poter insegnare al suo posto.
4. “di che pasta siete”; “AL REGNO DI DIO NON POTETE FARE NULLA”; “Quando tra breve eliminerà tutta la malvagità che ci circonda dove sarete voi?”
Qui si ipotizza che il “Regno di Dio” sia dalla parte dei Testimoni di Geova.
Anche questa è un arroganza uguagliata solo dal Popolo di Israele, il quale, solo perché portava il nome di Geova, ospitava il Tempio di Geova e possedeva un Ré che regnava nel nome di Geova dalla Città Santa, Gerusalemme, credeva di essere al riparo dalla sua stessa vendetta per averne oltraggiato il nome. Sono proprio coloro che credono di possedere la protezione divina a dover stare attenti, perché se un giorno Dio dovrà chiedere di rendere conto, non esiterà ad eliminare anche coloro che arrogantemente portano il suo nome. Lo ha già fatto due volte, distruggendo la Città Santa e il Suo Tempio e certamente non esiterà a farlo nuovamente contro qualsiasi Ente che pretende rappresentarlo ma non né è degno, perché “il giudizio, inizierà dalla SUA Casa”!
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