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Esso contiene una raccolta di notizie, analisi e riflessioni sul movimento religioso dei Testimoni di Geova.

mercoledì 28 aprile 2010

Commenti dei lettori e riflessioni – 2010-04-26 - Risposta al commento di DENNY

Commento ricevuto da: Denny
Riguardo al post: http://testimoni-di-geova.blogspot.com/2010/02/controllo-mentale-03.html#more

Testo del commento:
Ciao Roberto, sono casualmente incappato nella lettura del tuo blog e senza ulteriori giri di parole vado a spiegarti il motivo che mi ha spinto a scriverti un commento, innanzi tutto voglio ringraziarti perche come "critico" hai preferito la strada dell'informazione a quella dell'accanimento contro un movimento, che a mio parere non nasconde cosi tanti "segreti scomodi" come invece molti tuoi colleghi piu offensivi e meno informati elargiscono alla comunità.


Qui passo pero alla mia personale critica mossa proprio a un ex anziano di congregazione, devo fare una piccola digressione e dire che personalmente sono nato in una famiglia XXXXXXXX dove solo il 50% dei membri era XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX, sono sempre rimasto simpatizzante per questa fede, poi all'eta di XX ho deciso anche io nonostante vivessi lontano dai miei genitori biologici di intraprendere una carriera teocratica, oggi dopo quasi XXXXX ne sono uscito, un po per mancanza di costanza un po per incapacita di ottenere quella purezza richiesta da Dio, ho preferito smettere di essere un membro attivo della congregazione, pero il rispetto, l'amore per i fratelli, cio che ho CAPITO dalla Bibbia, e tutte le superstizioni dal quale sono stato liberato conoscendo la verita SONO RIMASTE eccome, capisci quindi che la mia è piu una domanda... Cosa ti ha insospettito cosi tanto da dubitare della tua precedente fede? a tal punto da dimenticare non tanto la lealta dei fratelli che essendo imperfetti puo venire a mancare, ma tutte le prove e le risposte alle preghiere che sicuramente avrai fatto nei tuoi anni da zelante testimone di Geova?


Sarei curioso di ottenere una risposta. .../...
Nota: Oscurato testo sensibile al riconoscimento personale

P.S. Per chi desidera una risposta in privato, prego aggiungere il proprio indirizzo Email al commento. Grazie.

Riflessione sul commento:

Carisso Denny

Anzitutto, ti ringrazio dei complimenti. È un mio principio personale quello di attenermi ai fatti, dove possibile e, dove non lo è, specificare se si tratta di opinioni personali e di chi.

Anche io, come te, dopo aver abbandonato il movimento, ho serbato e serbo ancora, “rispetto e amore per i fratelli”. Anzi, sono molti coloro con i quali ho mantenuto un bellissimo rapporto di amicizia, perfino con alcuni anziani. È ovvio, comunque, che, come del resto in qualsiasi altra comunità, religiosa, sociale o secolare, ci sono anche individui, meno male non la maggioranza, che ti dimostrano la loro ipocrisia; di costoro, ovviamente, non posso avere alcun rispetto.

Anche per quanto riguarda la conoscenza della Bibbia, non è qualcosa di cui posso dimenticarmene. Anzi, è proprio grazie ai Testimoni di Geova che l’ho conosciuta e apprezzata. Ma devo aggiungere che, ora che sono libero dal controllo mentale del movimento, ho scoperto molte altre sfaccettature della Bibbia, che non vengono nemmeno prese in considerazione dal credo geovista, la comprensione né è stata sfalsata a causa dello stesso credo. Ho perfino scoperto come, ad imitazione delle altre denominazioni cristiane da essi accusate, anche loro hanno alterato il testo della loro versione della Bibbia, la Traduzione del Nuovo Mondo, onde sostenere il loro credo.

In merito alle superstizioni, oltre a quelle scoperte mentre ero Testimone, ne ho scoperte delle altre, purtroppo praticate proprio dai Testimoni. Così, ho avuto modo di sbarazzarmene di tutte, in blocco, incluso quelle praticate dai Testimoni.

Infine, parlando della “verità”, come intesa dai Testimoni, ho delle grandissime riserve in merito, in quanto, ora, penso sia solo una specie di “buzz word”, come dicono gli anglosassoni, ossia un peculiare neologismo o idiosincrasia, che, nel gergo dei Testimoni, significa semplicemente “il nostro movimento”.

Infatti, praticamente nulla di quanto insegnato dai Testimoni si può definire “la Verità”, con la “V” maiuscola, in quanto, una qualsiasi cosa, quando è VERA, non cambia né nel tempo né nello spazio.

E lo deve essere per tutti. Praticamente tutti gli insegnamenti dei Testimoni di Geova, con alcune poche eccezioni, non hanno fatto che cambiare nel corso del tempo, a volte definendo perfino il contrario di quanto si insegnava precedentemente. Vedi a questo riguardo l’interpretazione della scrittura di Matteo 24:34 circa il significato del termine “generazione” utilizzato dal Cristo. L’intendimento di questa scrittura è cambiato ben 6 volte, dal tempo di Russell e ora ha un significato opposto a quanto si speculava una volta, da “generazione” malvagia a “generazione” buona, appunto quella degli unti!

Arrivo, infine, scusami l’escursione, alla tua domanda: “Cosa mi ha insospettito così tanto da dubitare della precedente fede?”, al punto di “dimenticare … tutte le prove”.

Ebbene, molto semplice: essendo nato nella … stavo per scrivere Verità, mi riprendo: essendo cresciuto in una famiglia di fede geovista, tutto ciò che mi insegnavano i miei genitori era, per me, come per qualsiasi altro bambino del mondo, la verità (rieccoci con questo termine …).

Per un bambino nato in una famiglia musulmana, la fede dei genitori è la verità. Per un bambino nato in un mondo buddista, quella fede è la verità. Per un bambino nato cattolico, Dio è una trinità, e quella è, per lui la verità.

Dunque, che dire? “Prove”? Non penso che un bambino chieda ai propri genitori delle “prove”. Egli diventa tale e quale a suo padre e sua madre, con qualche rara eccezione, senza aver bisogno di alcuna “prova”.

Le “prove”, iniziamo a cercarle solo quando sorge la necessità. Se una persona crede di essere figlio di Mario Rossi e poi un giorno, qualcuno gli suggerisce che è, invece, figlio di Mario Bianchi, benestante e noto personaggio, allora forse quella persona inizierà ad avere dei dubbi, in questo caso alimentati dal desiderio di diventare l’erede di Mario Bianchi. Così si mette alla ricerca delle “prove”. Oggi sarà più facile provarlo che ieri, grazie alla “prova”, appunto, del ADN (o DNA per gli anglosassoni).

Dunque, fino a quando non succede un evento imprevisto, nell’esempio che ho appena citato, l’individuo che suggerisce che egli sia figlio di Mario Bianchi, la persona continuerà a credere ciò a cui a sempre creduto, non perché ne abbia le prove o che sia la Verità, ma perché tale l’ha sempre percepita, conosciuta, vissuta.

Lo stesso è successo a me. No, non è venuto nessuno a dirmi che la “Verità”, insegnata dai Testimoni, fosse Falsa! Ma un evento imprevisto mi ha fatto dubitare dell’onestà dell’Organizzazione. È stato come se, Mario Rossi, mi avesse sempre nascosto che il mio genitore biologico fosse Mario Bianchi, per ipotetici non meglio definiti motivi illustrativi.

Una volta nato il “dubbio”, il resto è venuto da se, molto naturalmente. Per la prima volta nella mia vita, invece di continuare a credere di essere nella “Verità”, mi sono preoccupato di esaminare le credenziali di mio padre, Mario Rossi, ed è così che ho scoperto che ero stato ingannato. Semplicemente analizzando le autoproclamate credenziali di essere lo Schiavo Fedele e Discreto, nominato dal Cristo nel 1919, a seguito di un’affannata ricerca di chi, sulla Terra, potesse rappresentarlo secondo i criteri da Esso stabiliti. Analizzando i criteri, definiti proprio dalla Watchtower nel libro “Il Millenario Regno di Dio” p. 353-57, ho finito per capire che gli “Studenti Biblici”, come venivano chiamati a quel tempo i Testimoni di Geova, non soddisfacevano i requisiti esposti da essi. Bastava conoscere la Storia del movimento e la storia dei suoi insegnamenti.

Se desideri conoscere l’intero processo mentale che mi ha portato a questa conclusione, puoi leggere la mia vicenda sul mio sito, a questo indirizzo: http://www.testimoni-di-geova.info/spip.php?article34

In quanto alla “lealtà dei fratelli” che può venire a mancare a causa dell’imperfezione, vorrei offrire una mia riflessione.

Anzitutto, il Testimone dovrebbe ricordarsi dell’imperfezione dei suoi simili, non solo quando si parla delle pecche di uno o più Testimoni, ma anche quando si accusa gli altri delle stesse pecche, come il clero della cristianità, stigmatizzato a causa della pedofilia, orrendo crimine di cui si sono senza dubbio macchiati ma del quale si sono macchiati anche molti Testimoni di Geova, incluso anziani di lunga data e alte responsabilità (Vedi il caso James Henderson sul mio blog: http://testimoni-di-geova.blogspot.com/2010/04/pedofilia-tra-i-tdg-2010-04-10-james.html ). Come dice il proverbio “prima di togliere la pagliuzza nell’occhio del tuo prossimo …”.

Inoltre, purtroppo direi, la lealtà del Testimone verso un suo amico, un suo figlio, un suo padre, un suo nonno, un suo nipote, è secondaria alla lealtà verso un Organizzazione che ha dato dimostrazione di non meritare le autoproclamate credenziali. Questo avviene quando un tuo amico, figlio, padre, nonno, nipote o chi si voglia, viene “disassociato”. Purtroppo, il Testimone, non vuole nemmeno sapere il perché, ma non esiterà ad ostracizzarlo, perché così gli hanno detto di fare. Nuova dimostrazione che il Testimone è succube del controllo mentale e non sa fare nulla per propria cognizione, ma si affida ciecamente a persone che, con il tempo, hanno dato dimostrazione di non meritare la nostra fiducia.

Ecco cosa penso della lealtà del Testimone!

E per concludere, le “risposte alle mie preghiere che ho fatte durante tutti i miei anni di zelante servizio”: Francamente, non so come risponderti. Quando ero Testimone credevo che Dio mi ascoltasse quando pregavo e che, in qualche maniera, mi desse una risposta. Credo che lo stesso avvenga con il credente cattolico, quello musulmano, quello ebreo o di qualsiasi altra fede. Ci si convince che si ha un dialogo diretto con Dio, anche se solo di monologo si tratta. Di preghiere a Dio ne ho innalzate non solo durante gli anni del mio “fedele servizio”, ma soprattutto, quando iniziai a scoprire l’inganno. Ne ho passate di notti insonni, sensi di colpa verso Dio, preghiere interminabili e tante calde lacrime.

Fino al giorno che ho scoperto la verità circa la “Verità”! Mai come prima, mi sono sentito sereno, pulito, fiducioso davanti all’Essere Supremo. Finalmente potevo presentarmi a lui, nudo, senza dovermi nascondere dietro un Organizzazione che mi dicesse che vaccinarmi, accettare un trapianto di organi o semplicemente rispondere rispettosamente “salute” ad un cristiano che starnutisce, fosse “peccato”. Finalmente potevo rendere conto, faccia a faccia con il Creatore, l’unico che può giudicarmi. Ovviamente a questo riguardo, perché per molte altre cose, devo rendere conto anche allo Stato, al mio vicino di casa, mia moglie e i miei figli, ma non ad un Organizzazione che si è innalzata tra me e Dio.

1 commento:

frammenti di misericordia ha detto...

Bhe, che dire. Anche noi ci siamo presentati spogliati di tutto davanti al Creatore. Ti confesso che eravamo molto timorosi, ma la Sua reazione ci ha stupiti: ci ha avvolti nel suo abbraccio così dolce e vigoroso al contempo! Ora non potremmo più vivere senza quell'abbraccio ed è così facile ottenerlo! Lasciati abbracciare da Lui. Lasciamoci abbracciare tutti!