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Esso contiene una raccolta di notizie, analisi e riflessioni sul movimento religioso dei Testimoni di Geova.

domenica 2 maggio 2010

Schiavo Fedele e Discreto: Profezia o illustrazione?

Schiavo Fedele e Discreto: Profezia o illustrazione?

Nel disperato sforzo di giustificare la legittimità divina della loro Organizzazione, i Testimoni di Geova hanno scelto la scrittura di Matteo 24:45-47, dove Cristo cita lo “Schiavo Fedele e Discreto”, applicandola in maniera profetica a quanto è successo, secondo loro, ma senza alcuna evidenza, nella primavera del 1919, ossia anno in cui Cristo avrebbe scelto la sua Congregazione, l’unico canale di comunicazione tra Dio e gli uomini.

Lo scopo di questa riflessione, non è di fare un’estesa analisi del soggetto bensì di dimostrare, da una parte, che non si trattava affatto di una profezia e, dall’altra, di come la Watchtower abbia manipolato l’informazione e utilizzato metodi da controllo mentale per convincere i suoi seguaci che essi sono realmente l’organo scelto da Dio. .../...

Tutti i Testimoni di Geova conoscono benissimo e usano i capitoli 24 e 25 di Matteo, quello di Marco 13 e Luca 21 per provare che viviamo negli ultimi giorni, in quanto, basilarmente, sono la risposta provveduta in maniera profetica da Cristo per rispondere alla domanda degli apostoli, riportata in Matteo 24:3 che dice “Dicci: Quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua presenza e del termine del sistema di cose?”

Premesso dunque che si tratta di una “profezia”, interpretano il suo contenuto in modo profetico indipendentemente dal contesto dei versetti e l’integrità stessa della Bibbia. In questa maniera, riescono a “provare” che, quando Cristo si riferiva allo “Schiavo Fedele e Discreto”, si riferisse al resto degli unti che fu “scelto” da Cristo per rappresentarlo nel tempo della fine, o durante la sua parusia, quale unico canale stabilito da Dio.

È vero, Matteo 24:45-47 si riferisce realmente allo Schiavo Fedele e Discreto e provvede i criteri necessari alla sua identificazione. Luca, invece, riporta esattamente le stesse parole di Cristo, ma non nel contesto dedicato alla descrizione del “segno della fine”, ossia Luca 21, ma lo fa in Luca 12:42-44, scrittura parallela, dove si parla, non dello Schiavo, ma dell’Economo, Fedele e Discreto. Ricordiamo che sovente, gli evangelisti, non sempre inseriscono le parole di Cristo nello stesso contesto narrativo.

Comunque, la Watchtower ha usato sovente la scrittura di Luca 12, invece che quella di Matteo 24, per sottolineare alcuni aspetti delle caratteristiche degli unti, sotto il profilo di un Economo.

Ma quali differenze fondamentali ci sono nella narrazione fatta dai due evangelisti, delle stesse parole dette da Gesù? Esaminiamole:

Matteo 24:45-47 “Chi è realmente lo schiavo fedele e discreto che il suo signore ha costituito sopra i propri domestici per dar loro il cibo a suo tempo? 46 Felice quello schiavo se il suo signore, arrivando, lo troverà a fare così! 47 Veramente vi dico: Lo costituirà sopra tutti i suoi averi."

Luca: 12:42-44 "E il Signore disse: “Chi è realmente l’economo fedele, il discreto, che il suo signore costituirà sulla sua servitù per dar loro la loro porzione di cibo a suo tempo? 43 Felice quello schiavo se il suo signore, arrivando, lo troverà a fare così! 44 Vi dico veracemente: Lo costituirà sopra tutti i suoi averi."

A dire il vero, non ci sono grandi differenze se non nell’uso di un differente vocabolo: Schiavo, per Matteo e Economo per Luca. C’è anche una differenza in quanto al tempo nel quale il signore costituisce: il primo, lo Schiavo, nel presente (ha costituito sopra i propri domestici) e il secondo, l’Economo, nel futuro (lo costituirà sulla sua servitù), ma questa è meno importante, secondo me.

Allora, se entrambi le versioni combaciano, dove è il problema?

Il problema sta, da una parte, nell’essenza del discorso che stava facendo Cristo quando pronuncio quelle parole, e, dall’altra parte, da quanto omesso da Matteo, ma riportato da Luca. Vediamo:


1. L’essenza

L’essenza delle parole di Cristo, quando si riferiva allo Schiavo (Matteo) o Economo (Luca), era quello della vigilanza richiesta dai seguaci di Cristo quando, in un tempo indefinito nel futuro, sarebbe tornato per ispezionarli.

Esaminiamo alcuni versetti che lo confermano:

Luca: 12:35 “I vostri lombi siano cinti e le vostre lampade accese, 36 e voi stessi siate simili a uomini che aspettano il loro signore quando torna dal matrimonio, affinché, quando arriva e bussa, subito gli aprano. 37 Felici quegli schiavi che il signore, arrivando, troverà vigilanti!"

Luca: 12:40 "Anche voi siate pronti, perché in un’ora che non pensate viene il Figlio dell’uomo

Lo stesso dicasi dell’essenza delle parole usate da Cristo e riportate da Luca al capitolo che parla del “segno della fine”

Luca: 21:36 "State svegli, dunque, supplicando in ogni tempo affinché riusciate a scampare da tutte queste cose destinate ad accadere, e a stare in piedi dinanzi al Figlio dell’uomo

Matteo 24:44 "Perciò anche voi siate pronti, perché in un’ora che non pensate viene il Figlio dell’uomo."

Matteo 24:36 “In quanto a quel giorno e a quell’ora nessuno sa, né gli angeli dei cieli né il Figlio, ma solo il Padre.

Matteo 24:37 "Poiché come furono i giorni di Noè, così sarà la presenza del Figlio dell’uomo. …"

Matteo 24:40-41 "Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l’altro abbandonato; 41 due donne macineranno al mulino a mano: una sarà presa e l’altra abbandonata."

Matteo 24:41 "Siate vigilanti, dunque, perché non sapete in quale giorno verrà il vostro Signore."

Matteo 24:44 "Perciò anche voi siate pronti, perché in un’ora che non pensate viene il Figlio dell’uomo."

È indubbio, dunque, che, Cristo non sta descrivendo gli indizi che avrebbero permesso di identificare chi sarebbero stati i suoi seguaci nel tempo della fine, ma l’attitudine che questi avrebbero dovuto avere nel giorno della sua parusia, ossia essere vigilanti e pronti, come lo devono essere tutti i Cristiani, non solo coloro che vogliono farsi passare per “unti”, o i 144'000!

2. L’omissione

Quanto esaminato al punto precedente, dovrebbe essere sufficiente per dimostrare che qui Cristo, non stava provvedendo nessuna profezia ma stava avvertendo i suoi seguaci con l’uso di illustrazioni: il ladro, lo sposo, Noè, l’uomo nel campo o la donna che macina, e dunque, ovviamente, l’Economo e lo Schiavo.

D’altra parte, quando le scritture Greche Cristiane si riferiscono per ben circa 100 volte alla parola “schiavo” o “schiavi” si riferiscono quasi invariabilmente al “cristiano”, non agli Unti! Per quale motivo qui, in Matteo 24:45-47 si dovrebbe intendere esclusivamente i 144’00? Provate a controllare digitando, nel campo “ricerca” del CD-ROM della Watchtower, i termini “schiavo” e “schiavi”.

Ma l’omissione della narrazione da parte di Matteo di quanto, invece, riportato da Luca, è la dimostrazione irrifiutabile del fatto che non si trattava di una profezia ma di un illustrazione.

Di cosa si tratta?

Ebbene, se ritornate nelle vostre bibbie e rileggete il contesto delle due narrazioni, vedrete che Matteo omette quanto Luca riporta al capitolo 12 versetto 41:

Matteo, dopo aver trattato gli aspetti e le illustrazioni che si riferivano all’essere vigilanti, termina con l’esortazione di Cristo di “Perciò anche voi siate pronti, perché in un’ora che non pensate viene il Figlio dell’uomo.” riportata al versetto 24:44.

Immediatamente dopo, passa, al versetto 24:45, a riportare le parole di Cristo riguardo alla Schiavo Fedele e Discreto.

Luca invece, dopo aver trattato gli aspetti e le illustrazioni che si riferivano all’essere vigilanti, termina con l’esortazione di Cristo “Anche voi siate pronti, perché in un’ora che non pensate viene il Figlio dell’uomo”. riportata al versetto 12:40

Ma a differenza di Matteo, Luca riporta le parole di Cristo in merito all’Economo Fedele e Discreto, non subito, nel versetto successivo all’esortazione, come fa Matteo, ma salta un versetto e le riporta in Luca 12:42-44.

Cosa inserisce Luca, al versetto 41, tra l’esortazione di Cristo e il riferimento all’Economo? Le parole di Pietro, come segue:

Luca: 12:41 "Quindi Pietro disse: “Signore, dici questa illustrazione a noi o anche a tutti?

Sembra evidente, che Pietro, aveva ben capito che Cristo stesse parlando in illustrazioni e che non stava facendo delle profezie e si chiedeva, se le esortazioni esposte sotto forma di illustrazioni si applicassero solo a loro, apostoli, o a tutti i cristiani!

Come mai, i Testimoni di Geova credono che qui, Cristo, stesse pronunciando una profezia circa la scelta di un gruppo di persone che lo avrebbero rappresentato nel tempo della sua venuta?

Semplice: Perché sono succubi di una delle tecniche del controllo mentale; la ripetizione.

Quando ‘ad nauseam’ ti viene ripetuto che la scrittura di Mattero 24:45-47 si riferisce alla profezia dell’ispezione di Cristo avvenuta nel 1919, finisci per imprimerla indelebilmente nella tua mente e per te, questa sarà per sempre l’unica possibile interpretazione!

Come dimostrare che è cosi?

Semplice: basta fare una ricerca sul CD-ROM della Watchtower, utilizzando le tre scritture esaminate in questa riflessione: Matteo 24:45-47 per lo Schiavo Fedele e Discreto, Luca 12:42-44 per l’Economo Fedele e discreto ed infine, Luca 12:41, dove Pietro chiede se queste illustrazioni, che Cristo usava regolarmente come metodo di insegnamento, si applicavano solo ad essi o a tutti. Ed ecco il risultato, usando la versione del 2008:

Schiavo         Matteo 24:45-47  ricorre 2971 volte
Economo       Luca 12:42-44     ricorre solo 378 volte
Illustrazione  Luca 12:41          ricorre … miseramente, solo 48 volte!

È ovvio che, con questo metodo di insegnamento, i Testimoni di Geova non possono che ritenere che l’applicazione di queste scritture implichino una profezia che legittima il loro movimento, mentre, Cristo, stava solo mettendo in guardia, con l’uso di illustrazioni, non solo Pietro o gli apostoli, ma come dice bene il versetto 41 del capitolo 12 di Luca, TUTTI!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Eccellente trattazione Roberto! Quel versetto di Luca 12:41 è la prova palese che Mt 24:45-47 è una mera illustrazione e non una profezia.

Gildo Uappo

Anonimo ha detto...

buon giorno,...come mai allora nel vangelo c?è scritto chiaramente che Gesù non "insegnava" loro, se non per mezzo di illustrazioni? A cosa sarebbe servito quell'insegnamento se non a prepararli per eventi futuri.....E poi, tutta questa supponenza che circonda voi critici dei testimoni, o della bibbia in genere....ma chi vi dice che la bibbia che avete voi, o la bibbia in generale non sia modificata a piacimento da qualcuno..Per caso voi conoscete l'aramaico o l'ebraico antico? Avete studiato personalmente i rotoli del mar morto...per dire con sicurezza che i testimoni sbagliano..o che la bibbia sia realmente quella?

Roberto di Stefano - Osservatore e Critico del movimento religioso dei Testimoni di Geova ha detto...

Sono rimasto un po’ perplesso di quest'ultimo commento.

Non si capisce se, chi scrive come “Anonimo”, crede o meno nella Bibbia né, tanto meno, se pensa che i Testimoni di Geova abbiano ragione nell’interpretazione di questa scrittura.

Infatti, da una parte dice, “la bibbia in generale non sia modificata a piacimento da qualcuno”, poi, dall’altra parte afferma “dire con sicurezza che i testimoni sbagliano”.

Le cose sono due:
- o la Bibbia non è degna di fiducia perché “modificata da qualcuno”, in qual caso i Testimoni non possono che sbagliare visto che comunque la bibbia stessa è sbagliata
- o la Bibbia ha ragione, in qual caso, in questa particolare scrittura si parla di “illustrazione” usata per “insegnare”, ma poi l’illustrazione non può rimanere che un’illustrazione e non diventare di colpo realtà profetica.

Comunque, non c’entra proprio la conoscenza o meno dell’ebraico o dell’aramaico. Qui non si sta traducendo nulla, ma usando ciò che i Testimoni hanno usato come traduzione. Se poi si mette in dubbio la loro traduzione della scrittura in questione, è solo un’ulteriore conferma che il loro insegnamento non sia sostenibile.

Anonimo ha detto...

E di fatto la teoria sullo schiavo fedele e discreto è cambiata di nuovo!non è per discreditare i testimoni che comunque fanno un buon lavoro (insegnamenti spirituali e predicazione )ma per precisare che è dannoso insistere su quello che la bibbia non dichiara ...

Alessandro ha detto...

I testimoni di geova sono : eretici ! Sono una Setta ! Non Amano il prossimo, si
amano solo tra di loro ! Non fanno opere di Bene....se non tra di loro !
Possiedono una Bibbia taroccata ! Le loro dottrine sono in perenne mutamento !
Sono : Falsi Profeti ! E falsi Maestri ! Negano la Divinita' di CRISTO ! Fanno
morire,migliaia di persone (per un "intendimento" Satanico) per l'astensione al
Sangue ! Gesu' disse : Prendete e bevete questo e' il mio Sangue ! Il Sangue e' vita !
Chiamano DIO con un nome Falso ! ....devo continuare,o mi fermo qui ? .....