La maggior
parte dei Cristiani, prende questo “pasto di comunione”, come viene anche
definito nel Perspicacia (vedi riferimenti in calce), più volte all’anno. I
Testimoni di Geova, una sola volta l’anno, in coincidenza con la Pasqua
ebraica, il 14 Nisan.
Ma la
questione alla quale vogliamo dare risalto in questa riflessione è, indipendentemente
di cosa si commemora e di quante volte l’anno lo si dovrebbe fare, QUANDO si
sarebbe dovuto smettere di farlo.
I vari
riferimenti a questa questione menzionati nella Bibbia (vedi riferimenti in
calce), sembrano indicare che ci sarebbe stato un tempo nel quale si sarebbe
dovuto smettere di osservare l’evento.
I tre
evangelisti, riportano concordemente che ciò sarebbe accaduto quando fosse
venuto … il regno di Dio. Sono anche concordi nel mettere in relazione a tale
evento, solo il “bere il vino” e mai a “mangiare il pane”.
Stranamente,
Paolo, che non fu presente durante “l’ultima cena”, sembra non conoscere bene
quanto affermato dal Cristo. Eppure, quando ne parlò, nella sua prima epistola
ai Corinti nel 55 A.D., avrebbe dovuto sapere quanto scritto in precedenza da Matteo,
nel 41 A.D., riportato in seguito quasi testualmente da Luca nel 56-58 A.D. e
da Marco nel 60-65 A.D.
Comunque
sia, il limite di tempo intravisto da Paolo come fine della celebrazione, non è
la venuta del Regno di Dio ma l’arrivo del Cristo e l’emblema che non si doveva
più usare non è solo il vino, ma anche il pane. Infatti questo è quanto scritto
in 1 Cor. 11:26 “Poiché ogni volta che mangiate
questo pane e bevete questo calice, continuate a
proclamare la morte del Signore, finché
egli arrivi.”
Tralasciando
i problemi di incoerenza tra quanto scritto dai tre evangelisti e da quanto
afferma Paolo, una cosa è certa: l’arrivo del Cristo o del regno di Dio avrebbe
dovuto dare il segnale di smettere di celebrarne la morte.
Secondo la
maggioranza dei Cristiani, questo evento non sembra ancora avvenuto, in quanto
praticamente tutti attendono ancora il ritorno del Cristo. Correttamente
dunque, anche se a loro modo, continuano a celebrare la morte e risurrezione
del Cristo.
Stranamente,
i Testimoni di Geova, sono uno dei pochi movimenti che pretendono che la venuta
del Cristo sia già avvenuta, prima nel 1979 e poi, dagli anni 40 del secolo
scorso, nell’ottobre del 1914.
Come mai,
dunque, questa incoerenza con il comando del Cristo? Due sono le cose, o Cristo
non ancora venuto, e dunque si deve “continuare a fare ciò” finché egli venga,
oppure è già venuto in qualsiasi data si voglia, e si deve quindi smettere di
celebrarne la morte!
Arguire
che, fino a quando ci saranno sulla terra degli unti, si dovrà celebrare la
morte di Cristo, non traspare dalle Scritture. Cristo non l’ha proprio detto e perfino
Paolo, che riporta cose che Cristo non ha dette in quell’occasione, non l’ha riportato. È pura immaginazione dei
Testimoni di Geova quella di dover non solo obbligare quella decina di migliaia
di unti a celebrarlo, ma richiedere a quasi 20 milioni di persone di “osservarlo”,
anche questo MAI richiesto dal Cristo in quella benedetta occasione.
Quando è
che i Testimoni di Geova si libereranno da assurde interpretazioni imposte loro
dal Corpo Direttivo?
Riferimenti:
*** it-2 p. 500 Pasto Serale del Signore
***
Anche il Pasto Serale del Signore è un pasto di comunione, poiché vi è
una comune partecipazione. Geova Dio vi partecipa in quanto Autore della
disposizione, Gesù Cristo è il sacrificio di riscatto, e i suoi fratelli
spirituali vi partecipano prendendo gli emblemi
(Matteo 26:29) ...Ma io vi dico che da ora in poi non berrò più di
questo prodotto della vite fino al giorno in cui lo
berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio...
(Marco 14:22-26) 22 E mentre continuavano a
mangiare, egli prese un pane, disse una benedizione, lo spezzò e lo diede loro,
e disse: “Prendete, questo significa il mio corpo”. 23 E
preso un calice, rese grazie e lo diede loro, e tutti ne bevvero. 24 E
disse loro: “Questo significa il mio ‘sangue del patto’, che dev’essere versato
a favore di molti. 25 Veramente vi dico: Non berrò più del prodotto della vite fino a quel giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio”.
26 Infine, dopo aver cantato lodi, uscirono verso il
monte degli Ulivi.
(Luca 22:17, 18) ...: “Prendete questo e passatelo l’uno all’altro
fra voi; 18 poiché vi dico: Da ora in poi non berrò di nuovo del prodotto della vite finché non arrivi il regno di Dio”.
(1 Corinti 11:26) 26 Poiché ogni
volta che mangiate questo pane e bevete questo calice, continuate
a proclamare la morte del Signore, finché
egli arrivi.
1 commento:
La memoria dell'uomo è debole e tende a dimenticare, per questo i testimoni di Geova tendono a ricordarla una sola volta in quanto hanno Geova che veglia su di loro e non gli fa dimenticare la commemorazione.
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