Un lettore anonimo dell’articolo "Schiavo Fedele e Discreto: Profezia o illustrazione" ha suggerito un ravvicinamento tra il movimento religioso dei Testimoni di Geova e i “Colleggianti”, chiedendosi se i Testimoni non faranno la stessa fine.
La rivista Torre di Guardia del 1999-04-15 pagina 23-27 tratta il tema “I Colleggianti: Diversi grazie allo studio della Bibbia”. La scelta di scrivere un articolo sui Colleggianti sembra dovuta, da una parte, ad alcune similitudine in quanto a credenze ed usanze tra questi e il movimento attuale dei Testimoni di Geova e, dall’altra, alla credenza dei Testimoni secondo la quale, lungo tutto il tempo della storia, dal 33 A.D., all’avvento di Russell, ci sono sempre stati sulla Terra, dei rappresentanti degli Unti, il gruppo di 144'000, unici ad avere una speranza celeste.
Per questo motivo, essi concludono l’articolo con una domanda retorica …
“Grazie allo studio personale della Bibbia, Arminio e altri capirono che certe dottrine e pratiche religiose tradizionali non erano affatto basate sulla Bibbia. Quando lo capirono, ebbero il coraggio di distinguersi dalle religioni istituzionali. Voi avreste fatto altrettanto?”
Ossia, in altre parole, “sareste anche voi pronti oggi ad abbracciare un movimento religioso simile ai Colleggianti, che grazie allo studio della Bibbia hanno abbandonato dottrine e pratiche tradizionali che non sono affatto basate sulla Bibbia, come lo abbiamo fatto noi, Testimoni di Geova?” .../...
Ma le pretese dei Testimoni a questo riguardo sono fondate? Possiamo veramente paragonare i Colleggianti ai Testimoni di Geova?
È vero, come dice l’articolo, i Colleggianti avevano rigettato la dottrina della Trinità, ma non furono gli unici ad averla rigettata attraverso i secoli, né tutti coloro che rigettarono la dottrina della Trinità, possono paragonarsi ai Testimoni di Geova, certo non i Colleggianti.
È vero, come dice l’articolo, i Colleggianti avevano rigettato la classe clericale, come pretendono aver fatto i Testimoni di Geova, ma questa affermazione non è sostenibile, quando si conosce tutto l’ordine “teocratico” stabilito dalla dirigenza, dal Corpo Direttivo, passando per i Sorveglianti di Zona, di Filiale, di Congregazione e non tralasciando tutto l’esercito dei cosiddetti “nominati” dai pionieri ai servitori di ministero. La loro gerarchia non sembra dissimile da quella della Chiesa cattolica.
È vero, come dice l’articolo, i Colleggianti tenevano adunanze settimanali e annuali, come le tengono i Testimoni di Geova, ma come le tenevano anche molte delle sette protestanti americane nei primi secoli dopo la fuga dei puritani nelle provincie inglesi del Nord America. Non è nient’altro che una caratteristica di alcuni movimenti protestanti.
Comunque, ciò che distingueva realmente i Colleggianti è proprio ciò che li dissocia completamente dai Testimoni di Geova: essi sostenevano il libero esame e la libera interpretazione della parola di Dio. Non erano legati ad alcun dogma, ad alcun principio assoluto. Questo rifiuto dei dogmi consentiva ai Collegianti di accogliere nella loro comunità chiunque si riconoscesse nel Cristo. Grazie anche allo spirito dell’epoca che aveva visto filosofi come Spinoza fare parte del movimento. I Testimoni di Geova possono accogliere, invece, nel loro movimento solo coloro che si riconoscono nello Schiavo Fedele e Discreto, non nel Cristo!
Non si può assolutamente dire questo dei Testimoni di Geova, i quali, mentre pretendono per se la libertà di pensiero e di adorazione, la negano a coloro che ormai fanno parte del movimento. Nessuno ha il diritto, tra i Testimoni di Geova, di interpretare la Bibbia per proprio conto, come era la caratteristica distintiva dei Colleggianti.
I Colleggianti finirono per sparire, solo perché l’epoca della tolleranza era ormai matura e che non era più necessario rifugiarsi in un movimento come i Colleggianti per praticare e sentire i benefici della libertà di pensiero e l’attitudine di tolleranza verso tutti.
Al contrario, i Testimoni di Geova, non sono pronti a sparire perché il mondo offre molto di più in quanto a libertà di pensiero e tolleranza di quanto non possono pretendere di offrire i Testimoni. Essi sono un movimento fondamentalista che grazie alla sua chiusura totale dal mondo, non sono pronti ad aprirsi ma a irrigidire le loro posizioni di separazione trincerandosi dietro le loro fortificazioni.
Come ha ben spiegato Karen Armstrong, nel suo libro, “The Battle for God”, ciò che accomuna tutti i movimenti fondamentalisti monoteisti cristiani, musulmani o giudaici è il timore se non proprio il terrore di sparire dall’esistenza. Ecco la ragione della loro chiusura totale al mondo esterno.
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