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Esso contiene una raccolta di notizie, analisi e riflessioni sul movimento religioso dei Testimoni di Geova.

mercoledì 8 dicembre 2010

Pedofilia tra i TdG: 2010-12-07 Anthony Burns

Uno stupratore è sfuggito alla giustizia per 25 anni perché i Testimoni di Geova non hanno fatto nulla quando seppero degli abusi sessuali a danno dei minori, è stato udito durante l’udienza della corte.


Anthony Burns, un uomo di 54 anni, è stato confrontato con i suoi reati a danno di un ragazzo negli anni ’80, ma nessuna azione fu intrapresa dal gruppo religioso a cui apparteneva nei suoi confronti.


Burns ha abusato ripetutamente di una ragazzina sin da quando aveva nove anni, dal 1977 fino al 1984 quando ella finì per rivelare quanto aveva subito.

Burns, residente a Back Road, Wisbech, nel Cambridgeshire, ha negato le quattro accuse di attentato al pudore, quella di tentato stupro e quella di stupro, ma è stato condannato dopo il processo. I reati hanno avuto luogo negli anni ’70 e ’80 nell’Eastbourne e nel Northamptonshire. È stato condannato a 11 anni di prigione, subito incarcerato e il suo nome è stato inserito a vita nel Registro dei Trasgressori Sessuali.

Il Giudice Charles Wide QC ha detto: “È molto spiacevole che la comunità dei Testimoni di Geova abbia trattato il caso nel 1984 in maniera assolutamente inappropriata, apparentemente più interessati alla loro propria reputazione che la giustizia, ma è stato tanto tempo fa.”

“Spero sinceramente che le loro procedure interne siano cambiate radicalmente da allora. È proprio a causa del loro coinvolgimento in queste questione che il caso non è stato denunciato alle autorità. A quel tempo, sei stato accusato da due testimoni e avresti potuto ravvederti ma non lo hai fatto e durante il processo, hai avuto la sfacciataggine di accusarli di mentire a questo riguardo.”

----------------------------------------------------------------------------------------------------- Articolo originale inglese del Northampton Chronicle and Echo del 7 dicembre 2010

Traduzione a cura di Roberto di Stefano: 2010-12-08

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