Un testimone di Geova in libertà condizionata per tentato rapimento di minore, viola l'Ordine della Corte e finisce nuovamente in prigione.
Daily Post Sep 22 2010
Finalmente, un ex insegnante e disegnatore di parchi gioco ha ammesso di aver voluto rapire una bambina di 5 anni, dopo averlo negato nei suoi precedenti due processi.
Robert Edward Bill, di 56 anni, deve rimanere sulla lista dei criminali sessuali per tutta la vita dopo avere prima negato e ora confessato alla corte di avere un “problema” a causa della sua attrazione per le giovani bambine.
Bill, di St Asaph (Inghilterra), è stato incarcerato per due anni e mezzo, ieri, dopo avere anche ammesso di aver violato l’Ordine della COrte per la Prevenzione dei reati Sessuali (SOPO), avendo guardato immagini di bambini su internet mentre era fuori dietro cauzione con la condizionale.
Nel giugno del 2007, Bill, di The Roe, gironzolava nella zona di Strand nel Holywell, per cercare adescare una bambina di 5 anni attirandola nella sua macchina. Ma, menomale, il padre della piccola si accorse della situazione da una finestra di casa.
Al suo processo, nel giugno del 2008, la giuria non raggiunse un verdetto, ma Bill è stato condannato in un nuovo processo nel marzo del 2009. Era anche stato incolpato di avere scaricato delle foto pedopornografiche sul suo computer e di aver aggredito una bambina di 8 anni.
Bill, membro della congregazione dei Testimoni di Geova, fece appello contro la sua condanna e la corte di Appello ha ordinato di rigiudicare il caso con l’accusa di tentato rapimento.
Il processo avrebbe dovuto aver luogo la questa settimana in Warrington, nel North Wales, a causa della pubblicità dovuta al primo processo, ma all’ultimo momento egli ha cambiato posizione, dichiarandosi colpevole. Ha anche ammesso di aver violato il SOPO (Ordine del Corte per la prevenzione dei reati sessuali) nel mese di Agosto.
La pubblica accusa, Simon Medland, ha detto che membri della famiglia di Bill si erano insospettiti e quando lo misero alle strette, egli ha ammesso di aver guardato delle video di bambini su YouTube. Malgrado non si strattasse di video pornografiche, era in netta violazione con l’Ordine della Corte.
Bill, che una volta era il proprietario di una ditta di disegni per parchi gioco, ha finito per chiamare la polizia e autoaccusarsi, dicendo “Sono spiacente, sono spiacente, ho fatto qualcosa di stupido”.
Ha ammesso di aver guardato delle video di bambini di 9-11 anni, aggiungendo: “Ho un problema”.
Bill, che era stato rilasciato in gennaio di quest’anno, ha iniziato a piangere quando il suo avvocato, David Potter, a chiesto clemenza alla corte invocando il suo cambiamento di difesa, sebbene con molto ritardo.
Ha aggiunto “il suo cambiamento di atteggiamento e condotta dal 10 agosto è stato rivelatore”. “Ora è distrutto per aver dovuto ammettere che ha un problema”.
“Lo aveva negato per quasi tutta la sua vita da adulto ed ora riconosce di avere un problema”.
Il giudice in carica, al Tribunale di Warrington Crown, Elgan Edwards, ha detto ieri che, malgrado Bill avesse già scontato la maggior parte della sua pena di sei anni di prigione, una sentenza di custodia sarebbe appropriata.
È stato incarcerato per due anni per tentato rapimento più sei mesi, per aver violato l’Ordine della Corte (SOPO).
È stato un caso particolarmente preoccupante in quanto l’accusato sapeva benissimo di trovarsi in libertà condizionata quando hai violato l’Ordine della Corte e che questo avrebbe significato che avrebbe dovuto subire un nuovo processo.
Il giudice ha detto di aver ricevuto una lettera “molto triste” da Bill. Ha aggiunto che è stato difficile doverlo giudicare in quanto Bill aveva già scontato la maggior parte della pena di sei anni. “Il cittadino potrà consolarsi nel sapere che quando uscirà di prigione, dovrà rimanere sotto il controllo giudiziario del North Wales”.
“È importante che i bambini del North Wales siano protetti” ha aggiunto.
----------------------------------------------------------------------------------------------------- Articolo originale inglese Daily Post del 22 settembre 2010
Vedi anche The Leader del 22 settembre 2010
Processo precedente sul BBC News dell'11 marzo 2009
nonché il Daily Post del 12 marzo 2009
Traduzione a cura di Roberto di Stefano: 2010-09-25
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