Anonimo ha
scritto …. Il 23 marzo 2017 sotto il post "CD-ROM 'Watchtower Library"
Interessante la tua lista “Testi che hanno fatto
la differenza”. Rivela come dai molta importanza
ad opinioni di altri uomini che si definiscono liberi di agire come più li aggrada, esattamente come
Adamo si sentì libero di mangiare del frutto della Conoscenza del Bene e del
Male. Quindi per te la Parola di Dio non “ha fatto la differenza” proprio come
la voce di Geova non fece la differenza per Adamo. Isaia 55:9 dice:”Poichè come
i cieli sono più alti della terra, così le mie vie sono più alte delle vostre
vie, e i miei pensieri dei vostri pensieri”. Hai scelto “la terra” invece de “i
cieli”. Hai deciso chi ascoltare e hai disprezzato i privilegi che avevi.
Finchè Geova non interviene il suo invito a tornare resta valido, ma il prezzo lo decide la tua umiltà…
Finchè Geova non interviene il suo invito a tornare resta valido, ma il prezzo lo decide la tua umiltà…
RISPOSTA:
Caro Amico, Anonimo
testimone di Geova,
Penso di non
sbagliarmi indirizzandomi a te, non come semplice “anonimo” ma quale “anonimo
testimone di Geova”, in quanto tradito, oltre al riferimento a Geova, nell’indicare
Dio, dalla natura degli argomenti utilizzati. Mi sono permesso di chiamarti
anche “amico”, perché dai tuoi commenti mi dai l’impressione che tu ed io ci
conosciamo molto bene e che un tempo eravamo reciproci amici, mentre ora, a
causa di regole ostracizzanti imposte verso coloro che, come me, hanno
abbandonato il movimento, tu non puoi più farlo, mentre io sì.
Non capisco,
però, perché un testimone di Geova, che dovrebbe essere orgoglioso di difendere
la propria fede, debba affacciarsi alla rete omettendo di rivelare il suo nome
e cognome.
Hai forse paura? Di chi? Non diceva forse l’apostolo Pietro “chi vi farà del male se divenite zelanti nel bene?” – 1° Pietro 3:13.
Hai forse paura? Di chi? Non diceva forse l’apostolo Pietro “chi vi farà del male se divenite zelanti nel bene?” – 1° Pietro 3:13.
Comunque lodo il
tuo sincero interessamento e l’invito a “tornare”
nel movimento “finché Geova non
interviene”.
Dammi ora l’opportunità
di confrontarmi con te, ascoltando le mie riflessioni sul contenuto del tuo
post:
Anche il tuo interessante commento rivela che dai molta importanza ad opinioni
di altri uomini.
Un momento, dirai, ma queste sono parole che ho usato io nei tuoi confronti …
Hai perfettamente ragione, ma, se permetti, credo di poterle usare liberamente anche io nei tuoi propri confronti. Mi spiego:
Un momento, dirai, ma queste sono parole che ho usato io nei tuoi confronti …
Hai perfettamente ragione, ma, se permetti, credo di poterle usare liberamente anche io nei tuoi propri confronti. Mi spiego:
La Bibbia è generalmente
riconosciuta come unica “Parola di Dio”, dai cristiani.
Il grossissimo problema è che il numero delle denominazioni religiose e movimenti che si dichiarano “cristiani”, e che fanno appello alla Parola di Dio, ammonta a più di un migliaio.
Avendo un'unica fonte, ciò che può differenziarli è solo l’interpretazione che ne danno. I testimoni di Geova non fanno eccezione alla regola.
Dunque, per le altre fedi cristiane, anche le interpretazioni dei testimoni di Geova, non sono che “opinioni di altri uomini”. Da qui la mia conclusione, simile alla tua, che anche tu “dai molta importanza ad opinioni di altri uomini” in questo caso dei membri del Corpo Direttivo, sedicente unico canale con gli uomini stabilito da Dio.
Il grossissimo problema è che il numero delle denominazioni religiose e movimenti che si dichiarano “cristiani”, e che fanno appello alla Parola di Dio, ammonta a più di un migliaio.
Avendo un'unica fonte, ciò che può differenziarli è solo l’interpretazione che ne danno. I testimoni di Geova non fanno eccezione alla regola.
Dunque, per le altre fedi cristiane, anche le interpretazioni dei testimoni di Geova, non sono che “opinioni di altri uomini”. Da qui la mia conclusione, simile alla tua, che anche tu “dai molta importanza ad opinioni di altri uomini” in questo caso dei membri del Corpo Direttivo, sedicente unico canale con gli uomini stabilito da Dio.
Venendo ora a ciò
che sembra essere il punto principale del tuo post, ossia ai “Testi che hanno fatto la differenza”, affermi
e concludi che per me la Parola di Dio, non ha fatto la differenza.
Quando si può parlare di “differenza” e quando si può parlare di “fare la differenza”?
Quando si può parlare di “differenza” e quando si può parlare di “fare la differenza”?
Se una persona,
tutta la sua vita, ha gustato SOLO la cucina italiana e ha letto solo libri
scritti da grandi cuochi italiani che vantano la propria cucina, denigrando
quella straniera, può sapere che esiste una differenza, ma non la conosce e,
tanto meno, sa farne la differenza.
L’unica maniera
di sapere quale è la differenza è quella di cominciare a leggere libri di
cucina non-italiana scritti da chef di quelle cucine straniere, e gustare a
quelle cucine, per poter fare poi la differenza!
Non è continuando a leggere solo materiale scritto dal Corpo Direttivo dei testimoni di Geova, che si può realmente conoscere la differenza per potere poi “fare la differenza”.
Non è continuando a leggere solo materiale scritto dal Corpo Direttivo dei testimoni di Geova, che si può realmente conoscere la differenza per potere poi “fare la differenza”.
Per darti un
esempio lampante di ciò che affermo, prendo a prestito il passaggio di Isaia
55:9 da te citato e l’applicazione che ne hai fatta.
Secondo te, la “terra”
che avrei “deciso di ascoltare”, sono i famosi “testi che hanno fatto la
differenza” perché scritti dagli uomini, invece di scegliere i “cieli”. Ma chi
sarebbero questi “cieli”? Non certo la Parola di Dio, alla quale fanno
riferimento migliaia di denominazioni religiose cristiane, ma la “Verità”,
ossia l’interpretazione che ne fa il Corpo Direttivo.
Ora questo
passaggio scritto da Isaia, quando parla della “terra”, riferendovisi come “ai vostri
pensieri”, in opposizione ai “miei pensieri”, ossia quelli di Dio, si indirizzava
al suo popolo, Israele che si era allontanato dalla retta via. Oggi, semmai,
sono quelli che pretendono di essere il suo popolo, o Israele spirituale, che
hanno scelto la “terra” con i loro cangianti pensieri umani che sono costretti
a spacciare per “luce” divina che viene progressivamente rivelata.
Termino,
ringraziandoti dell’invito a “tornare”, che sono certo è un pensiero lodevole e
sincero, ma non esiste alcun luogo dove “tornare” se non dove tutti finiamo un
giorno o l’altro, la polvere della terra, tutto il resto è pia illusione e non
ha nulla a che vedere con l’umiltà.